venerdì 23 gennaio 2015

Cavalli salva il Viggiano

 Il principe del foroMauro Cavalli è il Mister Xinteressato a rilevare il Viggiano calcio, impelagato nel fondo della classifica e in beghe societarie che ne rischierebbero lesclusione e la conseguente eliminazione dal panorama calcistico. Ecco allora che lavvocato Cavalli, nato a Milano e diviso per lavoro tra Bologna e la Romania, vorrebbe portare in Basilicata il suo progetto di Sportmanagementnel comune lucano. Raggiunto dalla nostra redazione, Cavalli ha fatto il punto della vicenda: Confermo lintenzione di voler rilevare la società sportiva del Viggiano calcio, pur essendo a conoscenza delle diverse problematiche in seno alla squadra e scaturite dalla precedente gestione. Tengo a sottolineare che non conosco la precedente proprietà, non abbiamo legami e non abbiamo alcuna intenzione di stringerne in futuro. Ho parlato con lallenatore e i calciatori, anche perché c’è lassoluta necessità di scendere in campo domenica e a tal proposito sono disposto ad incontrare il sindaco già nel week-end. Lobiettivo - continua lavvocato meneghino- è quello di valutare la società per portare avanti il nostro progetto, basato sulla valorizzazione delle risorse calcistiche locali e sullinserimento di calciatori, grazie anche ai rapporti instaurati con Chievo, Sampdoria , Roma atc, che possano essere utili alla causa, con lintento di portare Viggiano almeno tra i semi-professionisti, se non addirittura in Lega Pro. Stimolato sul perché il suo interesse sia piombato proprio sulla patria dellestrazione degli idrocarburi, Cavalli risponde così: Non ne ero al corrente, ne sono venuto a conoscenza tramite una mia ricerca personale. Certo potrà essere sicuramente un motivo aggiuntivo, ma è totalmente estraneo dalle prime intenzioni. Poi se ci sono eventuali risorse da poter sfruttare attraverso le grandi compagnie instaurate sul territorio, è inutile nasconderlo, ben venga, saranno sicuramente utili alla causa. Ma liniziale volontà è quella di valutare le intenzioni del comune, da li potremmo poi investire nella società e nel nostro progetto che sicuramente porterà ad un ritorno economico, mentre altri hanno pensato più ad un ritorno immediato gestendo in seguito male le risorse. Partirò dagli assetdella squadra, ovvero il reale patrimonio di una società cioè i calciatori, per poi valorizzare laspetto socioeconomico. Qualora le cose dovessero andare in porto, un membro del mio staff ricoprirebbe la carica di presidente, mentre io fungerei da consigliere tecnico e da garante di onestà, trasparenza e legalità”.


                                                     Manuel Scalese (La Nuova del Sud)

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